Sintesi dell’intervista di Virginia Piccolillo sul Corriere della Sera

 

“L’impianto della riforma della giustizia è stato condiviso all’unanimità. Se continuiamo ad aggiungere sempre richieste non condivise, rischia di saltare tutto. il tema non è solo la credibilità della magistratura, ma anche la credibilità del Parlamento dato che c’è stato un accordo di maggioranza. Il terreno di confronto ora è quello della responsabilità istituzionale, non della campagna elettorale”. Così in una intervista al Corriere Anna Rossomando, Vicepresidente PD del Senato, Responsabile Giustizia e Diritti in Segreteria Nazionale PD.

La Vicepresidente continua spiegando quali risposte darà la riforma della giustizia: “Aiuta a superare i punti di criticità raggiunti dalla magistratura e dalla degenerazione del sistema correntizio. Noi dobbiamo abolire gli accordi di potere non il confronto delle idee e il pluralismo. Il correttivo proporzionale rende più contendibile e aperto l’accesso al Csm e meno prevedibile il risultato”.

E sottolinea: “Le riforme si fanno in Parlamento. I referendum abrogativi non sono strumenti adatti. Molti quesiti sono già contenuti in questa riforma o in quelle approvate. Lo strumento referendario è importantissimo, ma mi auguro non si ceda alla tentazione di usarlo per fare campagna elettorale. Il focus è il funzionamento del Csm: lo stop alle nomine a pacchetto, separazione tra disciplinare e nomine, criteri più stringenti per la valutazione sulla professionalità dei magistrati”.
Quanto al tema magistratura in politica Rossomando spiega che: “Lo stop alle porte girevoli deve tener conto della differenza tra chi ha un incarico politico avendo fatto campagna elettorale e chi ha un incarico tecnico”.

 

Intervista integrale su Il Corriere della Sera