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Bonaccini: «Siamo feriti ma ci rialzeremo»

L’accusa di aver cementificato il territorio?

“Guardi, non ho davvero un solo minuto per rincorrere autentiche bufale che abbiamo già smentito, come quella sui 55 milioni che non avremmo utilizzato: chi la ripropone se ne assumerà le responsabilità nelle sedi dovute”.
Lo dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

 

“Quanto alla cementificazione, invece, si tratta di un problema reale, che in Emilia Romagna siamo stati i primi ad affrontare approvando cinque anni fa una legge regionale sul consumo di suolo a saldo zero: abbiamo già stoppato nuove pianificazioni urbanistiche per oltre 11mila ettari di suolo, con la previsione di depianificarne altrettanti. Si tratta di una cura dimagrante senza precedenti. Da qui ai prossimi anni la priorità saranno la rigenerazione e il recupero dell’esistente, niente nuove costruzioni o nuovi quartieri. Serve, però, di più: oltre a fermare il cemento, occorre un piano nazionale che adegui strutture e infrastrutture a eventi estremi“.

 

Sui 190 milioni ricevuti per fare 23 casse di espansione, di cui ne funzionano solo 12, il Governatore dell’Emilia Romagna precisa che “negli ultimi tre anni abbiamo finanziato 4.557 interventi di difesa del suolo per più di un miliardo di euro: il 72% è stato ultimato. Quanto alle casse di espansione, 14 sono funzionanti, le altre nove sono o in progettazione o in esecuzione, o ancora in gara di appalto. Non sono certo dimenticate in un cassetto”.

 

Con il Governo, aggiunge Bonaccini, “finora abbiamo riscontrato massima disponibilità, da subito c’è stata piena collaborazione. Oltre alla gestione dell’emergenza, nella quale sono impegnati tutti i Corpi dello Stato e tantissimi operatori e volontari, che ringrazio uno a uno, stiamo lavorando coi ministri competenti a predisporre le misure necessarie: dai ristori e sostegni per famiglie e imprese, agli ammortizzatori sociali per lavoratrici e lavoratori, alla sospensione di mutui e scadenze fiscali. E alle condizioni per ripartire: non appena cadrà l’ultima goccia di pioggia, avvieremo la conta dei danni e la ricostruzione. Insieme alle parti sociali dell’Emilia Romagna abbiamo messo a punto un documento con le misure che servono e insieme ai sindaci definiremo una piattaforma che già martedì illustreremo alla presidente Meloni, che ringrazio per la vicinanza. L’Emilia Romagna è ferita ma si rialzerà“.

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