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Cuperlo: “L’anima per un partito è tutto”

Il Pd non può perdere i suoi valori ed i suoi principi. C’è il rischio, con la Lega al Viminale, che quella destra provi a resuscitare la miscela di propaganda e disumanità dei suoi vecchi decreti, gli stessi che noi abbiamo superato. Faremo di tutto per impedirlo dal governo, nel Parlamento e nel paese.”

“Considero questo sia un governo concentrato sulle priorità indicate dal premier Draghi alle Camere: il piano dei vaccini, l’uso corretto dei fondi europei, l’aiuto alle fasce più colpite dalla crisi, il bisogno di far ripartire l’economia e il lavoro. Non è che siccome siamo nella stessa maggioranza con Salvini le distanze di colpo svaniscono”.

“Da Lega e Forza Italia ci separano valori e strategie, per questo quella che si apre è una sfida culturale e sociale sull’egemonia e nel legame con la societa. L’anima non è come l’ombra di Peter Pan, che va e viene, per un partito è tutto. Lo ius soli rimane una battaglia fondamentale, è un principio: credo giusto battersi per ottenerlo, so anche che saremo più forti se sapremo mobilitare le persone, movimenti, associazioni in una campagna fuori dalle istituzioni. Perché puoi perdere una singola battaglia sui tuoi valori. Quello che non può mai accadere è perdere i tuoi valori”.

Sul pluralismo e le anime del Pd, Gianni Cuperlo, membro di Segreteria, continua così in una intervista di Casadio su Repubblica “Io credo nel pluralismo, anche dentro il Pd ma questo modello di partito, il suo modo di discutere, di decidere, di selezionare le classi dirigenti a ogni livello va cambiato alla radice. Sarebbe inoltre un errore pensare di risolverlo con qualche ritocco allo Statuto, che pure servirà. Io chiedo a che titolo le correnti vogliono essere le uniche depositarie di cariche e funzioni? Non possono diventare centri di potere o uffici di collocamento per cariche e ruoli”.

Zingaretti ha guidato una fase tra le più tormentate per noi, quella successiva alla peggiore sconfitta di sempre. Oggi avere una discussione seria, serena, severa su come ricollocare il progetto del Pd nella società italiana, in un mondo stravolto dalla pandemia e con un sovranismo azzoppato è una necessità che lui stesso ha posto e che io condivido. Per questo non mi scandalizzo all’idea che, appena le condizioni lo consentiranno, la risposta debba essere un congresso vero”.

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