“Peggio di così nemmeno con l’immaginazione più sfrenata. L’Italia, non merita questo sfregio”.
Questo è stato il primo commento del segretario del PD Enrico Letta dopo l’elezione di Lorenzo Fontana alla carica di Presidente della Camera dei deputati.
“Dopo la scelta fatta oggi” dalla maggioranza, con l’elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera, “siamo ancora più convintamente all’opposizione”, ha continuato il segretario del Pd lasciando Montecitorio.
“In campagna elettorale dicevano che esageravamo nel dire che non esiste più un ‘centro’ destra ma solo la destra. Dicevano di non essere una minaccia su alleanze internazionali e diritti. Ieri hanno eletto La Russa presidente del Senato. Oggi propongono Fontana alla Camera”.
Lo scrive su Twitter la deputata del PD, Anna Ascani.
“Le lancette dell’orologio tornano indietro di decenni. La presidenza delle Camere a La Russa e Fontana sono una dichiarazione divisiva, provocatoria, di esercizio del potere del prossimo governo: quello più a destra della storia della Repubblica. Qui per resistere e rifondare”.
Così Mauro Berruto sul suo profilo Twitter.
“L’arroganza e il programma reazionario della destra sono ben visibili nella scelta di Fontana come presidente della Camera. Antiabortista, vicino a Putin, amico della peggiore destra xenofoba, da Alba Dorata ad AfD. Irricevibile, riesce a far peggio di quanto visto ieri”.
Così Chiara Gribaudo su Twitter.
“La destra più destra vota un Presidente della Camera ultraconservatore, reazionario sui diritti e pericolosamente filo-Putin. Nel suo intervento nemmeno un accenno ai valori antifascisti, alla lotta alle disuguaglianze e discriminazioni, alla necessità di affrontare la crisi climatica per costruire un modello di sviluppo più sostenibile. Un giorno triste per la Camera dei Deputati, un passo indietro per il Paese. Una ragione in più per un’opposizione ferma, intransigente e più unita di quella vista fin qui”.
Lo afferma Chiara Braga, deputata e responsabile Transizione ecologica, Sostenibilità e Infrastrutture nella segreteria nazionale del Partito Democratico.
