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Marcucci: “È l’unico esecutivo possibile, non si impantani in diktat”

”La vita di una maggioranza e di una coalizione così composita e con provenienze culturali e politiche così diverse è complicata e ha necessità di grande lavoro e di senso di responsabilità e soprattutto di grande capacità di mediazione. Certe volte evidentemente si fa un po’ più fatica: la vicenda della regolarizzazione è uno di questi casi. Secondo me il punto di equilibrio trovato è ragionevole per la dignità del lavoro, per le esigenze economiche, il senso di giustizia sociale e anche per la tenuta delle istituzioni, quindi sinceramente ho difficoltà a comprendere questo altolà dei 5 Stelle”. Lo dice, intervistato da Maria Teresa Meli per il Corriere della Sera, Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato, a proposito della contrapposizione all’interno del governo sulla regolarizzazione dei migranti.

 

Governo Conte

”Siamo coscienti – osserva – del ruolo che abbiamo in questo quadro: lo portiamo avanti con dignità non perdendo mai di vista l’interesse generale. Oggi l’Italia ha bisogno di un governo e questo è il governo possibile se non si impantana nei diktat”.

”Secondo me il governo Conte – afferma Marcucci – ha dato buona prova di sé, in particolare nell’emergenza sanitaria. Per certi versi, il prossimo passaggio del decreto Rilancio sarà determinante. Sarà la più grande legge di bilancio nella storia recente del Paese e noi questo onere lo portiamo avanti con determinazione, senza arrenderci, sapendo che questo è quello che ci chiede il Paese”.

 

Il ruolo del Parlamento

Per il capogruppo dem a Palazzo Madama, ”il governo si è assunto un ruolo che è andato al di là della normale dinamica di un esecutivo, con tanti Dpcm e tanti decreti legge. Bisognerà – dice – tornare alla normalità. La normalità delle regole di una democrazia parlamentare. E a questo proposito voglio dire che il decreto Rilancia Italia comunque non è immodificabile”. E conclude: ”Io sono convinto che il Parlamento abbia non solo il diritto ma anche il dovere di analizzare ogni singoli articolo e sono tanti ogni singolo intervento, e di dare il proprio contributo, compreso quello, se sarà necessario, di modificarlo. Il Parlamento ha avuto un ruolo perché ha contribuito a far nascere questo governo, con l’uso dei Dpcm questo rapporto si è complicato, e ora è finalmente giunto il momento di tornare alla normalità della democrazia parlamentare. Guai a non farlo”.

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