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Oddati: “Sì a dialogo e confronto ma se non c’è un’intesa la parola va agli elettori”

“Non c’è una maggioranza alternativa a questa. E se la maggioranza non c’è più, bisogna restituire la parola agli elettori”. Lo dice Nicola Oddati, della segreteria nazionale del Pd, in un’intervista a Il Mattino.

Sottolineando come questo “clima di fibrillazione continua e di instabilità politica non fa certo bene. La pandemia non è superata, la campagna vaccinale va organizzata e velocizzata. Poi c’è il Recovery plan da presentare all’Europa”.

Su questo, i ministri “Gualtieri e Amendola sono al lavoro per fare sintesi delle proposte e delle obiezioni presentate da tutti i partiti della coalizione. Anche noi abbiamo fatto un lavoro attento e chiesto discontinuità e scelte forti. Se il merito è il piano, le soluzioni si trovano con il dialogo e il confronto. Come ha detto giustamente il capo dello stato è tempo di costruire, non di distruggere”.

 

Sull’apertura di uno scenario di crisi, e il ricorso all’aiuto di “responsabili” dalle fila di Forza Italia, per Oddati “il tema non mi pare quello di fare campagna acquisti per avere qualche voto in più. In una fase come questa occorre un governo con una maggioranza politica, non cose raccogliticce”.

 

Oddati respinge con chiarezza l’accusa dei renziani di schiacciamento delle posizioni dem sulla linea M5s: “Il Pd ha una sua linea chiara è una leadership autorevole. Siamo il partito della responsabilità e ci siamo caricati sulle spalle questa fase così difficile per l’Italia. La svolta nella politica europea, la fermezza nel contrastare la pandemia, l’esigenza di fronteggiare la crisi senza lasciare nessuno indietro, portano il nostro segno. E noi chiediamo con il Recovery di cambiare passo, di realizzare un nuovo patto per l’Italia, di avviare un profondo cambiamento nel nostro modello di sviluppo. La transizione ecologica e rivoluzione digitale ci devono guidare verso un’economia segnata dalla qualità e dall’equità: si tratta di un’identità forte, che vive nelle nostre proposte e nel lavoro dei nostri ministri e dei nostri gruppi parlamentari”.

 

Quello che va fatto ora, è cogliere al meglio la “grande opportunità, qual è il Recovery plan, che noi stessi abbiamo saputo conquistare”, “per tirare fuori l’Italia dalle difficoltà e aprire una strada migliore”. Una crisi di governo aperta per una delega ai servii, è, nel giudizio di Oddati, “veramente assurdo”. “Correttivi e rafforzamenti, programmatici e di persone, si possono sempre fare. Ma a monte bisogna ritrovare lo spirito e la volontà di proseguire insieme”.

 

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