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Boccia: “Pd decisivo in questa fase. Dialogo non significa sudditanza”

Francesco Boccia, Martina dice che il Pd è pronto a confrontarsi con chi riceverà l’incarico da Mattarella. Si muove qualcosa nel partito?

 
«Sì, e penso sia molto più chiaro oggi rispetto a un mese fa che il Pd è decisivo in questa fase. Dobbiamo essere alternativi a un accordo come quello Lega-M5S che sarebbe una iattura per il Paese e per l’Europa. Ovviamente il Pd ha il dovere di sfidare le forze politiche che hanno ottenuto i risultati migliori alle elezioni. Ora è arrivato il momento di entrare nel merito con chi avrà l’incarico da parte di Mattarella».
 

Però Orfini, presidente del Pd, continua a dire che Lega e M5S sono entrambi agli antipodi rispetto a voi…

 
«Questo è il punto di vista di Orfini, non è il punto di vista di molti altri. Per questo chiedo a tutti di riunirsi attorno a Martina, evitando di far passare per valutazioni di tutti quelle che sono valutazioni di una parte. È molto facile dire che con la Lega non abbiamo nulla da spartire per le posizioni oggettivamente imbarazzanti sulla Siria, per la sudditanza rispetto alla Russia, per l’ambiguità con la Nato, l’euro… Con M5S invece, pur essendoci molti punti di distinzione, sulle politiche sociali ci sono punti di contatto: penso alle misure di contrasto sulla povertà, alle politiche ambientali. Dopodiché, quando ci sarà un presidente incaricato, discuteremo».
 

Ma il rinvio dell’assemblea non fa pensare che Martina sia distante dalla linea di Renzi?

 
«A noi la richiesta del rinvio è arrivata da Martina. In ogni caso, aver rinviato la discussione non significa che non sia cambiata la maggioranza proprio sul merito delle questioni. Io penso che la maggioranza del Pd ormai sia a favore del dialogo, che non significa sudditanza ma entrare nel merito. L’opposto dell’Aventino. Io dico: vediamo. Se uno esce dalla porta d’Italia, si accorge che il quadro internazionale ci distanzia immediatamente dalla Lega».
 

Pensa che Renzi preferirebbe avere a che fare con un governo di centrodestra?

 
«Non lo so, mi auguro non sia così. In ogni caso dovremo confrontarci a lungo dentro il partito, senza la solita fretta da Tg o da tweet. Questa volta è in ballo la vita del Paese e del Pd».
 

Bettini veramente invita Renzi a farsi un proprio partito…

 
«Invito tutti a non fare agli altri quello che spesso è stato fatto a te. In questi mesi ognuno di noi ha dovuto subire le reazioni di coloro che la pensavano in maniera diversa, errore spingere fuori dal partito chi non la pensa come te. Noi abbiamo bisogno di Renzi e di Bettini, insieme. Abbiamo semplicemente bisogno di rispettare le idee di tutti».

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