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Emiliano: il segretario mi ha convinto, pronti per il programma

«Il segretario mi ha convinto pronti per il programma. Ha fatto una rivoluzione copernicana, recepito tutti i punti che gli avevamo chiesto. Sono sempre stato critico con lui, ma in questa occasione non poteva fare di più»>.
 
Michele Emiliano, governatore della Puglia, già sfidante di Matteo Renzi alle ultime primarie, ne ha raccolto l`appello all`unità del Pd dopo averne ascoltato l`intervento.
 
Ha votato, insieme a quasi tutti gli altri, la relazione del leader. Offrendo così, insieme al resto del partito, l`ultima chance alla possibilità di costruire una coalizione di centrosinistra.
 
«Segretario mi hai convinto». E come ha fatto Renzi a farle cambiare idea?
 
«Ha fatto davvero la rivoluzione copernicana che gli chiedevamo. Mentre lo ascoltavo pensavo davvero che stesse succedendo qualcosa di imprevedibile. Eravamo tutti molto sorpresi. Renzi ha aperto su tutti i punti di nostro interesse».

Il segretario mi ha convinto pronti per il programma


 
I dieci punti del vostro programma. In toto?
 
«Il punto cruciale è che ha destinato a occuparsi del raccordo sul programma di coalizione il gruppo che se ne è già occupato: con me ci sono Sergio Chiamparino, Andrea Orlando, Graziano Dello, Maria Elena Boschi e Maurizio Martina. Significa che da domani saremo già pronti a incontrare Pier Luigi Bersani, Pietro Grasso, Nicola Fratoianni e gli altri esponenti di sinistra. Ricordiamoci che il programma è l`elemento fondamentale per distinguere la sinistra dalla destra».
 
Se Bersani e Grasso e gli altri vorranno incontrarvi. Le prime reazioni da quella parte sono freddine…
 

Piero Fassino sarà l`interlocutore dei nostri potenziali alleati


 
«Una personalità esperta come Piero Fassino sarà l`interlocutore dei nostri potenziali alleati. Ora bisogna solo sedersi a un tavolo e ragionare sul Jobs Act, sui licenziamenti collettivi e disciplinari, sulle norme anti- povertà, sulla web tax.
 
È questo il modo in cui si arriva a un programma comune, è sempre stato così nel passato. La coalizione “Italia Bene Comune” tra Bersani e Nichi Vendola mica l`hanno costruita tirando i dadi o facendo testa o croce: è frutto di una sintesi tra istanze diverse».
 
Su Jobs Act e migranti Renzi ha detto che si migliorerà lo status quo senza abiure. Basterà alla sinistra del Pd?
 
«Se qualcuno pensa che Renzi possa avviare un processo di Norimberga rispetto a quello che il Pd ha fatto negli ultimi tre anni, non ha capito niente. Abbiamo fatto le primarie e lui le ha vinte. L`esame c`è già stato. Detto questo, Renzi ha appena mostrato di aver recepito le istanze delle minoranze e, in parte, della stessa maggioranza. Io sono sempre stato critico con il segretario, ma stasera (ieri, ndr) non poteva fare di più».
 
Il rischio che restino chiacchiere, come teme Bersani, esiste?
 

Il Pd ha una trazione collegiale, c`è una squadra


 
«Bisogna sfidare Renzi a fare tutto ciò che ha detto. Il Pd ha una trazione collegiale, c`è una squadra. Dopo la conferenza programmatica di Napoli su web tax e decarbonizzazione il nostro partito sta ottenendo risultati. E mette il suo lavoro al servizio della coalizione di centrosinistra».
 
Si sente ottimista o pessimista sulla reale volontà di Mdp di trovare un`intesa? Ascolteranno davvero o hanno già deciso di essere antagonisti?
 
«Non sono né ottimista né pessimista. Si valuterà nel merito. Noi come minoranza abbiamo fatto il nostro lavoro di pontieri verso sinistra. E il documento di Renzi è stato votato quasi all`unanimità, compresa la corrente di Orlando, salvo pochi astenuti».
 
Tra i vostri punti c`è l`approvazione delle leggi su ius soli, testamento biologico e omofobia. Crede davvero che in questo scorcio di legislatura ci sia tempo per farlo?
 
«Non lo so. Ma dobbiamo provarci a tutti i costi».
 
I presidenti delle Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini, sono leader in pectore di una lista alle prossime elezioni. È legittimo, ma a questo punto non sarebbe meglio prenderne atto, sciogliere il Parlamento e cominciare anche ufficialmente la campagna elettorale?
 
«No, secondo me la campagna elettorale va fatta con dei gesti politici netti e indiscutibili. Penso a dei voti comuni che sanciscano l`esistenza dell`alleanza. Se tutti si esprimeranno a favore di ius soli e biotestamento, avremo la nascita della coalizione di centrosinistra davanti agli occhi».

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