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Oddati: “Pronti a parlare dei temi ma basta strappi”

“Il PD unito come non mai, è stato molto chiaro, sia con il presidente della Repubblica che con il presidente della Camera. Siamo disponibili a ricostruire la maggioranza, allargata ai gruppi parlamentari che hanno votato la fiducia al governo alla Camera e al Senato, intorno a Conte”.

 

Così Nicola Oddati, responsabile coordinamento iniziativa politica della segreteria PD, intervistato da il Mattino.

 

Situazione politica. “Siamo disponibili a discutere dei temi da porre alla base del patto di legislatura, ma senza aut aut e strappi. Il tempo dei giochetti è finito. Ora, come dice Zingaretti, occorre lealtà e serietà. Un’altra lacerazione, un altro strappo, un altro rilancio, e poi non si ricompone più nulla. E a quel punto, e non si tratta di una minaccia, il rischio di arrivare al voto è concreto”.

 

Punti dirimenti per il PD. “Il segretario del Pd, è stato l’unico ad elencare i punti dirimenti per noi. Dalla riforma fiscale a quella degli ammortizzatori sociali, dagli investimenti per scuola e ricerca, alle riforme istituzionali e alla riforma elettorale. Soprattutto riteniamo che bisogna proseguire e rafforzare una politica espansiva che tuteli le fasce sociali più deboli e dia più equità al nostro Paese.

Il governo giallorosso nella pandemia ha preso provvedimenti per le persone più fragili, dal blocco dei licenziamenti al reddito di emergenza, dagli aiuti alle partite iva in difficoltà al taglio del cuneo fiscale.

E nel Recovery plan, grazie alle nostre proposte, ci sono non solo provvedimenti per la ripresa, ma per cambiare un modello di sviluppo quantitativo che non regge più e genera ingiustizia e distruzione della salute e dell’ambiente”.

 

Crisi. “Di questa crisi non la politica, ma il Paese, non avvertiva il bisogno. E nemmeno l’ha capita. D’altra parte l’indice di popolarità di Renzi, contrapposta a quella non solo di Conte, ma anche di Zingaretti e Speranza, descrive chiaramente il quadro: gli italiani in questo momento hanno bisogno di stabilità. E si affidano alle persone capaci di mostrare senso di responsabilità e di mettere l’interesse politico prima di tutto”.

 

Ipotesi di un tecnico? “L’alternativa ad un nuovo governo Conte la valuterà il capo dello Stato e, naturalmente, abbiamo piena fiducia in ogni sua valutazione”.

 

L’intervista completa su Il Mattino

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