spot_img
spot_img
HomeArchivio10 febbraio

10 febbraio

Il 10 febbraio è il giorno del Ricordo. Dedicato alla memoria delle vittime delle Foibe e del dramma dell’Esodo. Ricordiamo migliaia di italiani barbaramente trucidati dall’esercito di Tito e centinaia di migliaia di donne e uomini cacciati dalle loro case e dalla loro terra. Le gravissime responsabilità del regime fascista e la sua guerra di aggressione non possono certo giustificare le violenze dell’esercito jugoslavo, che ha perseguito un lucido disegno di occupazione del territorio. Ispirato, ad un tempo, dall’ideologia comunista nella sua versione totalitaria e stalinista e da un nazionalismo rivolto contro tutti gli italiani. Poi, per tanti anni quella tragedia è stata cancellata dalla memoria del Paese. Negli anni della guerra fredda, anche a seguito della rottura fra Jugoslavia ed Urss. Oggi finalmente tutti gli italiani sono chiamati a ricordare quanto accaduto. Prima di tutto per un dovere di memoria verso quei nostri connazionali e poi per affermare le ragioni di un’Europa unita, che in nome della libertà e della democrazia rifiuta ogni forma di sopraffazione e totalitarismo.

Andrea De Maria

*****

*****

Oggi è la giornata del ricordo. Io ho iniziato a ricordare molto tempo prima che la giornata venisse istituita. Perché mio padre, che era nato nel 1918, mi aveva raccontato fin da piccola che cosa era successo. Non era di quelle terre, era toscano, ma era sempre stato guidato da un profondo senso di giustizia. “La storia spesso non è giusta – mi diceva proprio lui che la storia l’amava -. E ci sono voci che i libri di storia preferiscono lasciare in sordina”. Ho continuato a ricordare. Anche da prof, in classe con i miei ragazzi, anche scontrandomi con qualche collega. Ma l’essere scomoda mi è sempre venuto naturale.
Poi ci pensa la vita: quelle terre e quelle persone e quella sofferenza e quella complicazione e quelle radici mescolate le ho incrociate sulla mia strada. Ho ascoltato storie, ho sfogliato album fotografici, ho visitato case e cimiteri.
E ho portato le mie bambine a basoviza, alle foibe. Le ho portate, loro che sono un po’ italiane, un po’ tedesche, un po’ croate. Le ho portate perché voglio che comprendano che l’unico rimedio a intolleranze, discriminazioni, soprusi, violenze, sta nel ricordo e nella memoria. E nel sentirsi tutti parte dello stesso mondo. Loro sono Europa. E sono l’unico futuro possibile.

Simona Flavia Malpezzi

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img