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Caso La Gaipa, Anzaldi: “I vertici M5S sapevano ma non fecero nulla”

“I vertici del Movimento 5 stelle sapevano che

l’imprenditore Fabrizio La Gaipa, candidato M5s alle regionali arrestato per estorsione

, usava metodi di sfruttamento e ricatto nei confronti dei propri dipendenti.
Erano stati informati con email, segnalazioni e anche i file audio delle registrazioni dei ricatti. E cosa fecero? Nulla”. E’ quanto scrive Michele Anzaldi in un post Facebook.

 

“Anzi -continua- Di Maio, Di Battista e Cancelleri, non soltanto confermarono la candidatura, ma durante la tappa ad Agrigento della campagna elettorale decisero addirittura di soggiornare nell’hotel dell’imprenditore accusato di sfruttamento del lavoro, secondo quanto riferito dalla stampa.

 

Sarebbe interessante sapere, qualora sia confermato, se pagarono il soggiorno di tasca propria, con fondi pubblici dei gruppi politici oppure se il conto sia stato offerto dallo stesso La Gaipa.

 

Pensare che abbiano soggiornato proprio nel luogo dove sarebbe stato perpetrato l’odioso reato rende ancora più inquietante la vicenda: secondo quanto riferito dai magistrati, l’imprenditore costringeva i dipendenti, dietro la minaccia del licenziamento, ad accettare un salario inferiore a quello risultante nelle buste paga.
Insomma: ricevevano quanto dovuto per il proprio lavoro, ma una parte dovevano restituirla al datore di lavoro. Altrimenti: a casa. Una pesante forma di sfruttamento e umiliazione del lavoro: i sindacati non hanno nulla da dire?
Che le segnalazioni di sfruttamento fossero arrivate a destinazione, presso i vertici M5s, già prima delle elezioni, lo confermano loro stessi, quando sostengono di aver chiesto al candidato il certificato giudiziario dei carichi pendenti. Le registrazioni del dipendente, peraltro militante M5s, evidentemente non erano state ritenute sufficienti.

 

Di Maio, responsabile enti locali prima di diventare anche candidato premier, non ha saputo leggere l’email neanche questa volta, come con il caso Muraro a Roma nel 2016?

 

Di certo c’è che, fosse stato per i cinque stelle, oggi La Gaipa sarebbe consigliere regionale, se avesse avuto i voti necessari. Per ora resta primo dei non eletti, nonché arrestato per estorsione. Nessuno ha pensato di escluderlo dalla lista, quando già a luglio erano arrivate le segnalazioni dei suoi presunti metodi di sfruttamento dei dipendenti, anch’essi militanti del Movimento 5 stelle.
Tanto clamore contro gli impresentabili, e poi ce li avevano in casa. Anzi, in albergo”.

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