Ettore Rosato, il capogruppo del Pd alla Camera, in una intervista a Repubblicasi dice convinto che solo l’irresponsabilità e l’uso strumentale possano trasformare la vicenda Consip in una mina sulla strada del premier Gentiloni.
Quanto alla richiesta di dimissioni del ministro Luca Lotti la risposta è netta “No”. “In ogni circostanza in cui un esponente del governo o del Pd sia stato citato in una comunicazione giudiziaria, i 5Stelle ne hanno chiesto le dimissioni. E’ la loro strategia di comunicazione? osservo però che se noi dem usassimo il loro metro, avremmo dovuto presentare in Campidoglio dieci mozioni di sfiducia alla sindaca Virginia Raggi”.
Secondo Rosato “Ci sono indagini in corso. La magistratura deve farle, libera da pressioni politiche. E’ una intromissione pretendere che ogni atto dei giudici abbia conseguenze politiche. Inoltre Lotti si è presentato spontaneamente a spiegare ai magistrati e ha detto più volte pubblicamente di essere estraneo ai fatti “.
Quanto al partito “ll Pd ha questo straordinario problema della democrazia: siamo fragili in mezzo a partiti con un proprietario e senza discussione interna. In questa vulnerabilità dovrebbe essere tutelato di più da tutto il suo gruppo dirigente”.
Circa la ‘tenuta’ del governo Gentiloni “Stando a sentire quello che dicono, il pericolo è che lo facciano cadere gli scissionisti dem”. “Considero l’esperienza del governo Gentiloni positiva. Paolo e i suoi ministri stanno facendo con impegno ed efficienza quello che devono fare. Non ci sono rischi, salvo – ripeto – che non ci siano gesti di irresponsabilità da parte di chi è uscito dal Pd”.
Qualora passasse la mozione di sfiducia a Lotti “Una cosa che non avverrà – aggiunge Rosato – ma evidentemente la mancata fiducia a un ministro è mancata fiducia al governo”.
Quanto all’ex presidente del Consiglio “Il congresso del Pd è un congresso vero. E Renzi credo abbia intorno una squadra molto più affiatata di quella del 2013”.
