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Renzi: “Manovra devastante, ora resistenza civile”

Senatore Renzi, un giudizio sulla manovra

 
«Dico solo: italiani, allacciamoci le cinture. Più che Manovra del Popolo, qui l’unica manovra che hanno fatto è un testacoda. Hanno messo la retromarcia. Tempo 12-18 mesi e subiremo conseguenze devastanti. Con questa manovra hanno consenso a breve, ma minano la credibilità dell’Italia che avevamo faticosamente riconquistato».
 

Qualcuno paragona il Di Maio sul balconcino a Maduro.

 
«Non uso toni apocalittici. Ma ciò che stupisce è il mix di cialtroneria istituzionale e abilità comunicativa che porta i ministri ad affacciarsi dal balcone di Palazzo Chigi nella notte, con i parlamentari M5S, in teoria classe dirigente del Paese, che si limitano a fare le ragazze pon-pon degli annuncia vuoto. Oggi la Borsa crolla, lo spread sale, l’Italia soffre. E questi festeggiano. Si è perso il senso del pudore, non solo dell’onore».
 

Si aspettava che Tria facesse maggior resistenza?

 
«Pensavo si dimettesse: restare per mettere la faccia sulle altrui scelte rischia di fargli perdere credibilità. E se un ministro dell’Economia perde la credibilità, ha perso tutto».
 

Salvini è pronto allo scontro con l’Europa.

 
«Non spaventa un confronto con l’Europa, non preoccupa lo spread, non terrorizza il deficit. Mi sconvolge che si faccia una manovra su condoni e assistenzialismo. La pace fiscale non è la rottamazione delle sanzioni, come abbiamo fatto noi: la pace fiscale è un regalo ai disonesti. Come dire: chi paga le tasse è scemo. Con la pace fiscale i cittadini onesti si sentiranno utili idioti rispetto agli altri. E l’idea di fare il reddito di cittadinanza dice che non importa sudare, rischiare, intraprendere. Aspetta lo Stato, ci pensa lui. Un messaggio culturalmente diseducativo, politicamente miope. Condoni e assistenzialismo: questa è l’Italia dei populisti».
 

Di Maio dice che la povertà è stata abolita.

 
«Folle. Di Maio è così: mi ha dato dell’assassino, nel silenzio di commentatori e opinionisti. Il suo linguaggio è uno slang di odio e di violenza. Oltre che di arrogante incompetenza. Ora dice che la povertà è abolita per decreto. Io so che da lunedì aumentano luce e gas. E che pagare un mutuo o un prestito costa di più. Per il momento l’unica forma di povertà che Di Maio ha sconfitto è quella di qualche suo collaboratore assunto dallo Stato».
 

I 5 stelle hanno criticato l’elezione di Ermini.

 
Il Csm è un’istituzione in cui il voto dei togati è decisivo. I membri laici più Davigo e Magistratura democratica hanno votato per il candidato di Casaleggio, scelto dalla piattaforma Rousseau. Il resto dei togati ha votato per Ermini, eletto dai giudici e non dalla politica. La reazione isterica dei 5 stelle sarebbe patetica se non fosse gravissima. Ma i costituzionalisti in servizio permanente che si lamentavano della mia deriva autoritaria quando volevo eliminare il Cnel, non dicono niente sull’attacco al Csm più duro della storia? Rispetto ai toni di Bonafede e Di Maio, le polemiche di Berlusconi sembrano roba da educande. La Costituzione definisce il Csm come organo di autogoverno della giustizia, i grillini avevano capito autogoverno del giustizialismo. A loro è andata male, auguri al vicepresidente Ermini e a tutto il plenum».
 

Nel frattempo è stato eletto anche Foa.

 
«Speriamo che faccia bene il suo lavoro, i miei auguri. Però prima va chiarito un punto: l’elezione di Foa è regolare o no? C’è una richiesta di accesso agli atti per controllare le schede. Perché la Vigilanza si oppone? Se non hanno nulla da temere perché negano una normalissima verifica? Che c’è sotto?».
 

Lega e M5s vanno alle Europee forti di questa manovra, e il Pd che fa?

 
«Ci sono otto mesi prima delle Europee. E quando i tweet di Salvini e Di Maio diventeranno legge vedrete le sorprese. Il 2,4 non consentirà di avere 18 miliardi tra reddito di cittadinanza e Fornero. Per fare quello che hanno detto ieri, avrebbero dovuto portarlo al 3,5%. Segno evidente che dovranno fare dei tagli. E si faranno molto più male di quello che credono. L’onda gialloverde alle Europee sarà già in ribasso. Il Pd deve smettere di parlarsi addosso. Considero demenziale continuare a litigare. Si è fissata una data delle primarie, è importante che chi vincerà abbia il sostegno, e non il fuoco amico, degli altri. Per me è fondamentale respingere ogni avance del M5S che considero una sciagura».
 

Dica la verità: si candiderà lei contro Zingaretti?

 
«No, io faccio altro. Sto facendo una battaglia educativa e culturale, nelle scuole, nel mio collegio, girando il mondo contro la filosofia di paura che Salvini e Di Maio incarnano. Ormai è pronto il documentario tv su Firenze che spero possa far riflettere. Ho un 2019 pieno di progetti, che esporremo alla Leopolda. Non sono candidato alla segreteria, non sono candidato alle Europee, voglio solo dare una mano contro questa cultura dello sfascio che Lega e M5S rappresentano».
 

Quindi non avete un candidato.

 
«Il candidato arriverà con il Congresso. Ma in questo momento è l’ultima delle mie preoccupazioni: questi stanno bloccando il Paese, magari il problema fosse il segretario del Pd. C’è una battaglia di resistenza civile da combattere a ogni livello, io ci sono».

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