“Lo ripetiamo da tempo e lo ha detto Mario Draghi in conferenza stampa con grande franchezza: è inimmaginabile che la maggioranza si rompa per l’elezione del presidente della Repubblica e si ricomponga magicamente il giorno dopo. Ecco perchè chi avanza candidature come quella di Berlusconi si sta assumendo una duplice responsabilità: quella di bloccare il quadro politico e allo stesso tempo di terremotarlo”.

E’ la posizione di Giuseppe Provenzano, già ministro per il Sud e attuale vicesegretario del Pd, che in un’intervista al Corriere della Sera sulla candidatura del leader dsi Forza Italia dichiara: “Il problema è se ci crede lui e se glielo fanno credere i suoi alleati. Il presidente della Repubblica è il garante dell’unità nazionale, presiede il Consiglio superiore della Magistratura.

Questa candidatura sembra una tragica barzelletta, la destra dovrebbe porvi fine al più presto. Anche perchè oggi rappresenta il principale ingombro all’avvio di un confronto vero tra le forze politiche, che consenta di trovare una soluzione istituzionale che possa godere del consenso più ampio”.

 

Quanto a Draghi al Colle, per Provenzano “per la verità è stato Salvini a esprimere con nettezza una contrarietà. Noi ci riuniremo il 13 gennaio, decideremo insieme e come in tutti questi mesi saremo uniti intorno a Letta, che sta gestendo con grande saggezza questo passaggio. La figura di Draghi è preziosissima per l’Italia, dovremmo preservarla dal tritacarne delle dichiarazioni quotidiane sul Colle” anche perchè, continua il vice di Letta, “è il premier di un Paese impegnato in queste ore a fronteggiare questioni che possono avere conseguenze drammatiche sulla nostra società e sull’economia. Penso al caro bollette, ma soprattutto all’escalation dei contagi”.

“Il dilagare della quarta ondata dovrebbe portarci a concentrare ogni sforzo su ciò che serve per arginarla. Qui e ora. Spingere sulle vaccinazioni, preoccuparci dei tamponi, calmierare il prezzo delle mascherine ffp2. Quello che abbiamo fatto fin qui è sufficiente? La Germania ha sperimentato, pare con discreto successo, il lockdown per i non vaccinati. Credo che sia giunto il momento di valutare seriamente l’estensione dell’obbligo vaccinale“.