spot_img
spot_img
HomeArchivioViolante: io al Meeting...

Violante: io al Meeting più che un ospite. Qui si fa formazione

«I partiti oggi non sono in grado di fare formazione politica. Qui invece si può parlare fra persone che la pensano diversamente e si fa attenzione alle giovani generazioni». Il presidente Luciano Violante è a Rimini, anche quest’anno ospite del Meeting di Comunione e liberazione: più che ospite, anzi. Insieme agli organizzatori della kermesse, e in particolare con il professor Giorgio Vittadini cui è legato da un rapporto personale decennale, ha ideato un ciclo di incontri sul tema della «Crisi come passaggio» così come alla scorsa edizione aveva collaborato alla preparazione dell’evento sui sessant’anni della Repubblica italiana.

 

Presidente, da dove nasce il rapporto con il Meeting?

«Sono stato invitato più volte e apprezzo il fatto che questo sia uno dei pochi luoghi in cui ci si occupa di formazione: non esiste in Italia un soggetto organizzato con questa missione. Credo inoltre che quando una persona ha accumulato esperienze possa condividerle con i più giovani e il rapporto che nasce qui prosegue durante l’anno: mi scrivono, mi invitano a dibattiti. È molto stimolante anche per me».

 

Una volta c’erano le scuole del Pci: finita quell’epoca?

«Quelle scuole non esistono più e ho l’impressione che nessun partito abbia un punto di vista solido sui problemi del mondo: spesso sono fluttuanti e mutevoli, obbediscono a convenienze e non a gerarchie di valori. Per questo i partiti, e parlo di tutti i partiti, non sono in grado di fare formazione politica».

 

Fausto Bertinotti sul «Corriere» accusava la sinistra di avere smarrito il suo popolo: condivide questa idea?

«Io non userei questa chiave di lettura. E un problema più generale, non solo della sinistra ma della nostra classe politica in generale».

 

A chi la accusa di essersi «convertito» alla causa ciellina come risponde?

«Sono un credente non cattolico e apprezzo il fatto che in questo luogo ci si possa confrontare anche se si viene da storie diverse e si hanno opinioni differenti. Ma non è solo una caratteristica di questo movimento: ritengo che tutto il mondo cattolico sia oggi molto aperto. Qualche tempo fa mi è stato chiesto di collaborare con l’Osservatore Romano e avevo specificato di non essere cattolico: malgrado questo, tengo una mia rubrica e mi pare segno di cambiamento radicale rispetto al passato».

 

Merito di papa Francesco?

«Sicuramente questo pontefice ha contribuito a continuare ad allargare gli orizzonti».

 

Venendo invece al suo intervento, perché parlare di «fase di passaggio»?

«Perché se si parla di crisi si denuncia un declino. La fase di passaggio invece è quella del cambiamento e della costruzione di qualcosa di nuovo: sta a noi dimostrare capacità di affrontare i problemi. Io credo che nei momenti di grande difficoltà si debba risalire ai miti dell’umanità e in questo caso torno ad Enea».

 

Perché?

«Quando Enea abbandona la città distrutta si mette sulle spalle l’anziano padre Anchise che tiene le ceneri degli antenati. E poi prende per mano il figlioletto Ascanio che ha il fuoco e con loro va a costruire la città nuova. Ecco, il nuovo si costruisce sempre e solo con la memoria del passato. Va superata la rottura fra generazioni: chi disprezza i padri verrà disprezzato dai figli».

 

Pensa a qualche politico in particolare? Lo dice a Renzi?

«In realtà è un errore che hanno commesso in molti ed è una cosa che continua dal ’92. Si possono riformare una società e relazioni sociali solo guardando con attenzione ad un complesso di valori e nessuna generazione può cominciare cancellando il passato e i valori del passato».

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img