spot_img
spot_img
HomeArchivioZingaretti: "Ora basta con...

Zingaretti: “Ora basta con demagogia, Papeete ed egoismi. Ripartiamo dai giovani”

In questi mesi per troppe volte la demagogia della cattiva politica ci ha portato lontano dai veri problemi del nostro Paese. Il Papeete, le polemiche, gli egoismi e le furbizie hanno distratto dai veri nodi irrisolti del nostro sistema economico sociale e produttivo. L’agenda della politica si è determinata più su interessi particolari che non su visioni basate sulle reali esigenze dell’Italia. Non dobbiamo commettere questo errore e trovare la forza di guardare a temi complessi e difficili ma da affrontare. Uno di questi riguarda senz’altro il destino di una nuova generazione.

 

Le nascite sono al minimo storico ed è tornato ad aumentare il tasso di dispersione scolastica. Non possiamo più permetterci questo spreco

In 10 anni sono andati via dall’Italia 250mila ragazzi secondo i dati del “Rapporto 2019 sull’economia dell’immigrazione». Nella maggior parte dei casi non per scelta ma perché costretti da scarse prospettive occupazionali e bassa mobilità sociale.

Altri dati ci dicono che l’Italia è anche il primo Paese in UE per presenza di giovani “esclusi”, oltre 2,7 milioni (il 28,9%) dei giovani tra i 20 e i 34 anni non studiano, non lavorano e non sono in un percorso di formazione (NEET).
Le nascite sono al minimo storico ed è tornato ad aumentare il tasso di dispersione scolastica.

 

La nuova questione giovanile deve segnare il punto centrale dell’agenda e della missione di questo Governo

Non possiamo più permetterci questo spreco di energie e talenti. Si sta determinando una nuova questione giovanile che dovrà segnare il punto centrale dell’agenda e della missione di questo Governo, non solo perché eticamente giusto, ma anche perché è l’unico modo che abbiamo per creare una crescita strutturale della nostra economia e della nostra società.

 

Dobbiamo ridurre la dispersione scolastica e migliorare la qualità della formazione, ma non solo, c’è bisogno di una seria politica industriale che favorisca il recupero di produttività attraverso l’impulso all’innovazione e all’impresa 4.0, che aumenti la domanda di lavoro di qualità e valorizzi, nella prospettiva dell’economia della conoscenza, gli investimenti nella formazione continua. Aumentare la digitalizzazione, la specializzazione e l’intensità di capitale umano qualificato nel nostro sistema produttivo, generando in maniera automatica sbocchi lavorativi per i più giovani. Da qui derivano le chiare priorità da impostare e affermare già dalle prossime settimane.

 

*Un grande investimento sulla scuola*

*Un grande investimento sulla scuola* per migliorare la qualità dell’istruzione pubblica, accelerare gli investimenti nell’edilizia scolastica e nella digitalizzazione delle scuole, assumere nuovi insegnanti e aumentare i posti negli asili nido, aumentare le risorse per l’alternanza scuola lavoro e gli ITS. Vogliamo azzerare i costi dell’istruzione a tutte le famiglie italiane con redditi medio/bassi. Vuol dire libri di testo, mensa scolastica, tasse universitarie gratuite. Abbiamo cominciato con le rette degli asili nido e andremo avanti.

 

*Un grande investimento sulla tutela ambientale*

*Un grande investimento sulla tutela ambientale* , anche come strumento per la creazione di occupazione di qualità. La prossima sarà la legge di bilancio più ambientalista della storia, vogliamo stanziare 50 miliardi di euro per investimenti nell’economia verde per favorire la riqualificazione energetica e sismica degli edifici pubblici e privati, favorire la mobilità sostenibile e incrementare l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Incentivare gli investimenti privati delle imprese attraverso un piano Impresa 4.0 green che aiuti il sistema imprenditoriale a cogliere le opportunità di sviluppo e di innovazione. Dobbiamo dare il via a una nuova era tecnologica che abbia come obiettivo quello di salvare il pianeta creando al tempo stesso lavoro di qualità, soprattutto per i più giovani, e innovazione.

 

*Più Innovazione e ricerca.*

La quota di investimenti pubblici in ricerca è troppo bassa, allineiamola alla media europea. Bisogna superare il precariato dei ricercatori, che scoraggia l’attività di ricerca e creare le condizioni per incentivare i nostri talenti a rimanere o a rientrare dopo esperienze qualificanti all’estero. Abbiamo consolidato gli incentivi di Impresa 4.0, ma l’anello debole della catena della ricerca e dello sviluppo in Italia è quello del trasferimento tecnologico: per questo sulla falsariga del modello tedesco Fraunhofer-Gesellschaft, va creata una rete della ricerca applicata che faccia perno sulla collaborazione tra pubblico e privato e permetta alle idee che ci sono nelle nostre Università e nei centri di ricerca di incrociare la vocazione imprenditoriale, diventare innovazione di processi e prodotti, brevetti, valore.

Ricostruire la fiducia nel futuro con risposte immediate e concrete: è questo il senso della nascita del nuovo governo

I giovani sono stati i più colpiti dalla crisi di un modello di sviluppo che ha generato precarietà, disoccupazione, aumento delle diseguaglianze. Occorre ricostruire la fiducia nel futuro con risposte immediate e concrete. C’è un’Italia piena di energie e competenze che reclama protagonismo, chiede coraggio e politiche innovative. È questo il senso dell’operazione che ha portato alla nascita del nuovo governo. Dimostrare che siamo in grado di dare risposte efficaci per risolvere i problemi delle italiane e degli italiani.

 

Fonte: Huffington Post

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img