Marianna Madia

“Quello che faremo sicuramente nel testo unico è confermare che per gli statali si applica sempre il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo. Detto questo però chi sbaglia deve essere licenziato. Dal Jobs Act, invece, prenderemo spunto per altre norme”, cioè “quelle per mettere fine al precariato nella Pubblica amministrazione”. Lo afferma il ministro per la Funzione pubblica, Marianna Madia, in un’intervista al Messaggero. “Non dovrà più essere possibile utilizzare contratti precari per coprire esigenze di organico stabili. E’ quello che è successo con le maestre degli asili. Rivedremo anche i meccanismi di reclutamento”.

 

“Anche l’amministrazione pubblica – aggiunge il ministro – deve iniziare a ragionare come ragionerebbe un ufficio del personale di un’azienda privata. Vanno capite quali professionalità servono e in quali amministrazioni servono, il turn over deve diventare selettivo e non indistinto come è oggi. Se ho bisogno di un medico non devo assumere un amministrativo”.

 

“Se le assunzioni sono mirate – sottolinea il ministro – i blocchi al turn over possono saltare. La riforma del resto prevede il passaggio dalle piante organiche ai fabbisogni. Il punto centrale è che devo fare in modo che ci siano gli uomini e le donne che servono nelle amministrazioni giuste. E un tema enorme, che si lega anche alla mobilità”.

 

“Quello delle Province – spiega Madia – è stato un test di successo. Ci dicevano che non saremmo riusciti a muovere nemmeno una persona. Invece abbiamo completato il processo valorizzando le professionalità dei dipendenti. Abbiamo dimostrato che la mobilità può funzionare”.

 

Sulla valutazione i sindacati sono preoccupati dall’attuazione delle norme della Brunetta che prevedono l’esclusione dai premi di almeno il 25% dei dipendenti pubblici: con i sindacati “ne abbiamo discusso. Sulla valutazione non ci può che essere una differenziazione. Anche su questo punto c’è la possibilità di intervenire attraverso il testo unico sul pubblico impiego. Ai sindacati ho detto che se loro hanno proposte meno rigide della Brunetta per valutare i dipendenti, sono disposta a discuterne. Per me il principio deve essere una valutazione seria, differenziata. Basta con i premi a pioggia”.

 

A proposito delle affermazioni di Virginia Raggi, che ieri si è accreditata il merito delle assunzioni negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, Madia replica  “credo che sia un segnale di debolezza che il primo atto serio che si fa, lo si faccia dicendo una bugia”, spiegnado che “la norma che permette l’assunzione delle maestre precarie è stata approvata dal governo sulla base di un preciso impegno che avevo preso: quello di far iniziare l’anno scolastico con una soluzione definitiva. Ed è stato il frutto di un percorso serio e lungo, iniziato a settembre dello scorso anno con una circolare del ministero. Del resto non è un problema che riguarda solo Roma”.

 

Intervista di Andrea Bassi per Il Messaggero