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Riforme: approvato Art.2, un grande passo in avanti grazie all’unità del PD

“Con l’approvazione a larghissima maggioranza degli articoli 1 e 2, la riforma costituzionale ha fatto un grande passo avanti. Dopo questo primo rilevantissimo passaggio parlamentare possiamo dire che il Senato approverà l’intero provvedimento entro il 13 ottobre”. Così il presidente dei senatori del PD, Luigi Zanda.
“Debbo però aggiungere un’osservazione politica. Il percorso della riforma sta procedendo in modo così positivo grazie a una maggioranza ampia, compatta e all’unità dei senatori del Partito democratico. Un’unità costruita in questa prima metà della legislatura sempre ragionando insieme, senza mai far cessare il confronto, neanche quando le posizioni sembravano essere distanti. Quindi un’unità di sostanza politica e non di facciata. Le senatrici e i senatori del PD, a prescindere dalle diverse sensibilità, hanno dimostrato di avere in comune la consapevolezza del grande valore dell’unità del gruppo. È un dato di straordinaria rilevanza politica, in una fase come l’attuale di così grande frantumazione parlamentare”.

“Con il via libera all’emendamento Finocchiaro all’articolo 2 del ddl Boschi si è compiuto un importante passo avanti verso l’approvazione di una riforma attesa da trent’anni. Oggi è una giornata storica perchè la maggioranza ha trovato un accordo ampio su un nodo fondamentale che regola il funzionamento della nostra democrazia, ovvero la rappresentanza nel nuovo Senato dei consiglieri regionali che saranno eletti dai cittadini in occasione del rinnovo degli stessi organi. Ora continuiamo a lavorare per migliorare ulteriormente la riforma per giungere alla sua approvazione nei tempi stabiliti”. Questo il commento della senatrice del PD Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato.

Il testo, approvato con 169 sì, 93 no e 3 astenuti, prevede che i componenti del nuovo Senato, che saranno consiglieri regionali e sindaci, saranno scelti dai cittadini e poi ratificati dai Consigli regionali.

L’articolo 2 stabilisce che i Consigli regionali eleggeranno i futuri senatori tra i propri membri e che “la durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle istituzioni territoriali dai quali sono stati eletti”. L’approvazione è stata salutata da un lungo applauso della maggioranza.

L’emendamento di Anna Finocchiaro, fascicolato con il numero 2.204, nel comma 5 aggiunge che l’elezione dei senatori da parte dei Consigli regionali deve avvenire “in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge elettorale che dovrà essere successivamente varata”.

“Con l’approvazione dell’emendamento che porta la mia firma e quella dei capigruppo della maggioranza e con l’approvazione dell’articolo 2 di questa riforma, mettiamo il secondo pilone del nuovo Senato. Dopo il capitolo sulle funzioni approviamo il capitolo che riguarda la composizione. Io credo che con la giusta fatica e il sacrosanto confronto abbiamo trovato un punto di incontro, necessario, tra la necessità che siano gli elettori a indicare i consiglieri regionali che saranno senatori, e la necessita’ che i senatori siano espressione delle istituzioni territoriali. Non è un compromesso al ribasso, ma è la conferma che la discussione di merito ha portato a un’ampia condivisione dello spirito e delle ragioni di questa riforma”. Così Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali, commenta l’approvazione dell’articolo 2 della riforma costituzionale.

“Del resto – aggiunge – è patrimonio comune e figlio di un lungo dibattito che il Senato dovesse avere queste determinate caratteristiche: sulle funzioni e sulla composizione si basa la nuova idea di Senato e su questo abbiamo discusso e votato, per ben due volte, alla Camera e al Senato. A dimostrazione che due letture hanno fissato i punti fondamentali di questa riforma. Il risultato che abbiamo ottenuto sia sulle funzioni che sulla composizione e’ frutto della volontà di raccogliere quanto emerso dalla discussione e non la vittoria e la sconfitta di qualcuno. E sono orgogliosa e soddisfatta – conclude – che su un testo al quale ho lavorato ci sia l’unità di tutto il PD e della maggioranza”.

Il presidente del Senato Pietro Grasso ha annunciato che “con l’approvazione all’emendamento 2.204 vengono preclusi gli emendamenti fino al 2.607. Con il ‘sì’ vince la mediazione interna alla maggioranza e saranno i cittadini a scegliere i futuri senatori al momento delle elezioni regionali e i consigli regionali non potranno prescindere dalle indicazioni degli elettori”.

L’ok del Senato all’art. 2. Con 74 voti di scarto

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