
“Siamo molto preoccupati dopo aver letto l intervista del ministro Fitto in cui afferma che il Recovery è da smantellare e rifare, che alcuni progetti non verranno portati a termine. Ricordo a Fitto che il Recovery nasce come progetto di condivisione del debito europeo per affrontare, dopo la pandemia, le grandi sfide che il nostro continente ha davanti, in primis la transizione energetica e quella digitale.
A questo punto è necessario che il ministro Fitto, come chiediamo da mesi, venga a spiegare in Parlamento quali scelte il governo intende fare: le risorse della terza rata del PNRR non sono ancora state sbloccate, gli obiettivi della quarta sono a rischio e quanto ai progetti a valere su Repower EU per ora nessuna novit . Vogliamo sapere quali progetti verranno cambiati e quali cancellati. Non vorremmo che dietro le parole di Fitto ci fosse solo la confusione di un governo incapace di fare scelte all altezza delle sfide che il Paese ha davanti”.
Così il senatore Alessandro Alfieri, responsabile PNRR e Riforme del PD.
“Quello che oggi si legge su La Stampa è molto grave. Il ministro Fitto rinuncia alle risorse del Pnrr e lo comunica con un’intervista dopo sei mesi di bei discorsi all’interno delle aule parlamentari. Hanno detto che cambiavano la governance per migliorare la messa a terra dei progetti per scoprire poi che hanno solo perso tempo prezioso. La realtà è che ad otto mesi dalle elezioni il nuovo governo non ha idee, non ha presentato le riforme strutturali necessarie ad accompagnare gli investimenti del Pnrr perché troppo preso a negare ideologicamente tutto ciò che è stato fatto dal governo precedente, né tantomeno ha messo in campo un’idea concreta diversa”.
Lo dichiara la senatrice del PD Beatrice Lorenzin.
“Qual è l’alternativa? – aggiunge – Dove pensa il governo di trovare così tante risorse in grado di dare un’iniezione di fiducia nel Bel Paese? Con cosa pensa di finanziare le infrastrutture logistiche, digitali e sociali di cui l’Italia ha bisogno? In caso di rinuncia a parti fondamentali del Pnrr, il governo ha valutato gli effetti in termini di caduta del PIL per l’anno in corso e per quelli successivi? E ancora, sono state valutate le conseguenze devastanti in termini di credibilità del nostro Paese nel contesto UE e nei mercati finanziari internazionali?”.
“Dobbiamo difendere questa incredibile opportunità di sviluppo e pretendere che il governo agisca, non che si dichiari incapace e impotente”, conclude Lorenzin.