spot_img
spot_img
HomeArchivioMisure contro la povertà...

Misure contro la povertà infantile nella legge di stabilità

“Noi abbiamo nella legge di stabilità un elemento chiave, il momento della svolta definitiva”. Il premier al question time alla Camera anticipa le linee-guida della prossima legge di stabilità.
“Posso rispondere per la legge di stabilità del 2015 e per quelle che verranno, se il Parlamento continuerà a darci la fiducia: su tutti i capitoli di spesa sociale ci sarà un aumento di ogni tipo di intervento”.

“Il nostro dovere è innanzitutto creare lavoro. Ma ci impegniamo ad introdurre nella legge di stabilità una misura contro la povertà, in particolare quella infantile. Spero che su questo potremo lavorare insieme”. Così Renzi replicando al M5S in merito al reddito di cittadinanza. “Credo che sia maturo il tempo di una misura sulla povertà, ma che non sia giusto parlare di reddito di cittadinanza”, spiega il premier. “Io credo che non sia quello di cui abbiamo bisogno. Non è un reddito che può essere definito tale se non riguarda tutti i cittadini – aggiunge – La nostra Costituzione parla di diritto al lavoro”.

 

“Se torniamo sulla povertà, vorrei ribadire che in Italia la povertà si può e deve combattere tornando alla crescita prima di pensare a sussidi. Se riportiamo al segno piu’ la crescita e gli occupati, giocoforza la povertà diminuirà”.
“Accanto alle singole misure che discuteremo con molto cuore e cervello, la priorità è restituire fiducia a italiani. Se finalmente il consumatore italiano torna a avere fiducia non solo avremo la ripresa dei consumi, ma un rilancio dell’economia per cui l’Italia potrà essere la sorpresa dell’Europa e del mondo”.
A proposito degli 80 euro, il premier ha assicurato “stiamo studiando con il ministro Padoan una misura per far figurare che gli 80 euro non risultino come un sussidio, ma come una riduzione fiscale”.

 

Sanità – “Deve essere chiaro che sulla sanità non si sta tagliando, poi possiamo discutere di come spendere e possiamo farlo sia con consultazioni web sia ascoltando i medici”. Il premier Matteo Renzi rispondendo a un’interrogazione alla Camera, spiega che “Nel 2002 erano 75 i miliardi di euro destinati al Ssn, quest’anno 110 l’anno prossimo 111. È l’unico settore dove c’è stato un aumento del 40% rispetto al 2002”. Il presidente del Consiglio porta anche un esempio di come si potrebbe intervenire: “La società italiana di medicina interna ha affermato che su 64 milioni di visite specialistiche il 10% non è appropriato. Io non lo so ma possiamo discuterne”.
“Che si debba investire nella Sanità è un dato oggettivo perché la gente invecchia – continua il premier – e come avrebbe detto il buon Woody Allen è sempre meglio dell’alternativa. Non ci sono tagli nella sanità ma dobbiamo dare un messaggio di tranquillità e se c’è da cambiare qualcosa nel provvedimento approvato qualche settimana fa, siamo pronti a farlo, anche perché non dobbiamo dare l’impressione ai cittadini che si tagliano le cure. Dunque disponibilità totale a ragionare, discutere e confrontarsi”.

 

Siria e Mediterraneo – È “molto positivo che il presidente degli Stati Uniti e quello della Federazione russa siano tornati a parlarsi”. Per Renzi è evidente quale sia il posizionamento dell’Italia: “sono tanti anni che abbiamouna politica estera filoatlantica e non la cambieremo sulla base di qualche spot, ma nella storia italiana c’è sempre stato dialogo e se vogliamo affrontare un nuovo ordine mondiale ben vengano le iniziative come quella di Cuba, ma bisogna portare la Russia al tavolo”.

 

Migranti – “Il mondo che sta cambiando non può basarsi su dati falsi: non ci sono i numeri di cui parlate, un milione di persone non stanno arrivando in Italia. In Italia sono arrivate 170 mila persone lo scorso anno, mentre in un Paese come la Giordania che ha 4 milioni di abitanti sono arrivati 1 milione e 400mila profughi. Dite i numeri veri alle persone”. Questa la risposta a una interrogazione della Lega.
“Quando siamo in presenza di un rischio di vita in mezzo al mare, non ci preoccupiamo se si tratta di un migrante economico o di un rifugiato, prima lo salviamo e siamo orgogliosi di farlo”., ha puntualizzato il premier.
“Altri che non siedono in questo Parlamento, ma in altri Parlamenti sono stati capaci di dire prima ‘a casa tutti’ e poi ‘li ospiterei nel mio bilocale”. Altri sono stati incoerenti. Noi siamo stati coerenti” in Europa “da aprile a giugno” e infine “al Consiglio di settembre”.

 

 

Tassa sulla prima casa – “Dopo 20 anni di balletto a cui ha contribuito anche la politica, ‘tolgo, rimetto, rimetto solo per alcuni’, si elimina la tassa sulla prima casa per tutti e per sempre. L’Ue faccia ciò che deve fare e noi facciamo quello che dobbiamo fare noi. Questo atteggiamento di subalternità ha da finire una volta per tutte”.

“Dobbiamo uscire dalla dinamica per cui ogni battito d’ali di farfalla brussellese costituisce una preoccupazione” evidenziata dai mezzi di informazione. “In Europa l’Italia è una delle poche che va con le carte in regola” ha sottolineato il premier, evidenziando i casi di Spagna, Francia e Regno Unito, Paesi che hanno sforato o sforeranno il rapporto deficit-Pil del 3%. Il presidente del Consiglio ha anticipato come “nel 2017 ci sarà la riduzione dell’Ires e già in questa legge di stabilità indicheremo il livello di riduzione”. Ll’obiettivo è “arrivare a un livello inferiore sia alla Germania, che alla Francia e alla Spagna”.

Ancora in merito alla tassazione sulla prima casa, Renzi ha precisato che “il punto centrale deve essere che l’abolizione della tassa sulla prima casa non deve pesare sui Comuni. Altrimenti si lede il patto di fiducia con i sindaci”.

 

Spese di Palazzo Chigi – “Un aumento di spesa a palazzo Chigi? E’ falso e tecnicamente smentibile. L’aumento di spesa nel 2015 è legato al fatto che siamo passati da 15 milioni di euro a 60 milioni di euro per il pagamento dei contenziosi legati alle borse di studio dei medici specializzandi. Sulle spese correnti c’e’ una diminuzione di 3 milioni di euro”.
“Le auto blu in dotazione alla presidenza del Consiglio sono ridotte a 15”, ha chiarito Renzi. La spesa per auto blu “era di 840 mila euro, ora e’ di 230 mila: ancora troppi soldi”, ha sottolineato.

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img