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Direzione Pd. Responsabilità e unità per il bene dell’Italia. Governo di svolta o voto

Il segretario nazionale, Nicola Zingaretti, è intervenuto alla direzione nazionale del Pd all’indomani delle dimissioni di Giuseppe Conte.

 

“Il governo è terminato tra insulti e urla e un tardivo racconto di Conte delle responsabilità istituzionali del principale protagonista del suo esecutivo. È stato uno dei peggiori della storia della Repubblica, dopo 14 mesi è fallito. Per il Paese l’eredità di questo governo è drammatica”- così Zingaretti, che ha aggiunto: il problema non è l’esercizio provvisorio, ma la manovra mostruosa che abbiamo davanti e che ammonta ad almeno 23 miliardi. Togliamoci dalla testa che trovare 23 miliardi sia facile, per questo la manovra è il primo punto del confronto“.

 

Nella sua relazione il segretario ha espresso le condizioni per verificare la possibilità di formare una nuova maggioranza: “Tocca a noi muoverci e provare a indicare una strada. Di fronte alla situazione drammatica del paese abbiamo il dovere come forza democratica di dare disponibilità e verificare se esiste la possibilità di dare vita a una maggioranza parlamentare nuova, forte, di discontinuità e di larga base parlamentare che convinca le persone delle nostre ragioni. La nostra proposta deve essere chiara, lineare trasparente per evitare a tutti coloro che tenteranno questo esperimento l’accusa di trasformismo. Nessuna confusa ammucchiata”.

 

No a un governo di transizione: “Non credo in un governo di transizione che porti al voto. Sarebbe rischioso per i Democratici e anche per il Paese. Ora tocca a noi muoverci e indicare una strada. Dentro il percorso di consultazione dobbiamo dare la disponibilità se c’è la possibilità di una nuova maggioranza parlamentare in grado di dare risposte serie ai problemi del Paese”.

 

Da Zingaretti un appello all’unità: “In un passaggio così delicato è di fondamentale importanza l’unità del PD. Io ce la sto mettendo tutta. Sento su di me tutto il peso della complessità della sfida e guiderò questo percorso nel totale disinteresse personale. Non alimenterà sospetti ma non accetterò che si alimentino sospetti sul mio operato, altrimenti è la fine.”

 

Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori,con pieno protagonismo dell’Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”: sono i cinque punti indicati da Nicola Zingaretti nella relazione alla Direzione del Pd per trattare sulla nascita di un nuovo governo.

 

Quindi il segretario dem ha proposto alla direzione un’ordine del giorno approvato per acclamazione all’unanimità.

ORDINE DEL GIORNO DELLA DIREZIONE NAZIONALE PD

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Leggi la relazione d’apertura della Direzione nazionale di Nicola Zingaretti

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